Biogas Italy 2024, l’agricoltura carbon negative: innovazione, sostenibilità e sviluppo delle rinnovabili nel percorso di transizione

Si è conclusa oggi l’ottava edizione di Biogas Italy: “Think Negative. L’agricoltura carbon negative per produrre di più consumando di meno”, l’evento annuale del CIB-Consorzio Italiano Biogas che ha raccolto il mondo del biogas e biometano agricolo, con una seconda e ultima giornata che ha fatto il punto sulle misure dedicate all’agricoltura, tra la necessità di garantire sicurezza alimentare e produzione di energia rinnovabile, e le proposte di contrasto al cambiamento climatico. Un settore dinamico che va oltre la produzione di cibo e un motore di sviluppo sostenibile per tutto il Paese. 

L’appuntamento di oggi è stato l’occasione per presentare e lanciare in anteprima la nuova Fondazione Farming for Future, che nasce dalle radici del progetto omonimo del CIB, nato nel 2020 dalla volontà di racchiudere in una road map in 10 azioni, le buone pratiche adottate dai soci del Consorzio per il futuro dell’agricoltura. Sul palco per il lancio della nuova iniziativa, Diana Lenzi, già presidente dei giovani agricoltori europei e oggi alla guida di Farming for Future: “La Fondazione aspira a diventare una piattaforma di scambio e confronto, un acceleratore di proposte concrete per il futuro dell’agroecologia in Italia in un modello che unisca produttività e redditività, mettendo al centro l’agricoltura e il know how imprenditoriale italiano. Puntiamo a diventare un interlocutore credibile, attendibile e propositivo verso le Istituzioni per aiutarle nel processo decisionale.”

In apertura dei lavori del secondo giorno di Biogas Italy, il Vice Presidente del CIB Angelo Baronchelli, fondatore del Gruppo AB, che ha dichiarato: “Andiamo incontro a due anni intensi di lavoro dove il Paese è chiamato ad accelerare per raggiungere gli obiettivi PNRR. Sono certo che l’industria saprà fare la sua parte, forte del rapporto che in questi anni abbiamo saputo instaurare con il mondo agricolo: un patto consolidato nel tempo che traccerà le traiettorie per arrivare al miglior risultato per tutti. In questo contesto, è necessario pensare a investimenti che guardino oltre il 2026, in un arco temporale di dieci anni”. 

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