Le opportunità del biogas per il Friuli Venezia Giulia: ad Azzano Decimo il terzo appuntamento del FarmingTour

Azzano Decimo ha ospitato oggi il terzo appuntamento del FarmingTour, l’iniziativa organizzata dal CIB – Consorzio Italiano Biogas alla scoperta delle realtà d’eccellenza del biogas italiano, che per la prima volta fa tappa in Friuli Venezia Giulia.

Protagonista della giornata la Società Agricola Principi di Porcia e Brugnera, un’azienda con più di otto secoli di tradizione inserita nel cuore della regione vinicola del Friuli Grave, un modello che integra agricoltura e zootecnia di qualità, e produzioni energetiche rinnovabili. Infatti, l’azienda di Azzano presenta un impianto biogas alimentato con proprie colture cerealicole dedicate e reflui zootecnici, di potenza massima di 1 MW che consente di immettere in rete 8.400.000 kw/anno di energia elettrica rinnovabile; 2500 mq di pannelli fotovoltaici per le strutture di copertura degli allevamenti, cantine e ricoveri per gli attrezzi. Inoltre, Principi di Porcia partecipa a un progetto di mappatura con droni che si inserisce in un percorso di agricoltura 4.0 di integrazione in vigneto e in pieno campo per la realizzazione di mappe di prescrizione, uno strumento che consente di ottimizzare la concimazione. Una realtà imprenditoriale vocata all’innovazione e alla sostenibilità, in un territorio con ottime prospettive di sviluppo delle rinnovabili nel nord est italiano. In particolare, nella Regione Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni è cresciuto lo sviluppo del biogas: sono, infatti, circa 90 gli impianti a biogas presenti, alimentati soprattutto con prodotti agricoli, e localizzati principalmente nelle provincie di Udine e Pordenone.

“Il FarmingTour per la prima volta fa tappa in Friuli Venezia Giulia, una Regione ricca di materie prime e dalle grandi potenzialità per la produzione di biogas nel nord est. Oggi la presenza di tanti imprenditori e soci del CIB conferma l’attenzione verso le nuove opportunità che si aprono per il settore grazie alla normativa comunitaria e nazionale. Tuttavia, le domande e le richieste che ci giungono dal mondo agricolo e imprenditoriale delineano ancora un forte clima di incertezza per la mancanza di una normativa omogenea e una visione prospettica che prefiguri il futuro ruolo del settore anche dopo l’orizzonte finora tracciato ad esempio dal PNRR. Giornate come questa, oltre a rimarcare il ruolo svolto dal nostro settore sul territorio, ci aiutano a tarare e rafforzare la nostra azione verso le istituzioni, raccogliendo preziose istanze a cui dar seguito.”, dichiara il Direttore del CIB, Christian Curlisi.

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